NUOVE OPERE PER MUSICISTI DISTANZIATI AL 45° CANTIERE INTERNAZIONALE D'ARTE
Il distanziamento interpersonale imposto dalla situazione sanitaria diventa uno stimolo alla creatività musicale per il Cantiere Internazionale d’Arte. La manifestazione, in programma a Montepulciano, nel cuore della Toscana, dal 23 luglio al 2 agosto 2020, ha infatti concepito il progetto Echi d’istanti, un concerto che conferisce un’interpretazione artistica alla distanza sociale dovuta alle condizioni attuali.
Sono state commissionate nuove creazioni musicali pensate proprio per essere eseguire in prima assoluta da musicisti distanziati e dislocati nello spazio in maniera insolita. L’esito è quello di una esclusiva sonorizzazione della Piazza Grande di Montepulciano, scenario rinascimentale dove gli strumentisti dell’Ensemble degli Intrigati saranno ben separati, per portare alle estreme conseguenze musicali il comportamento cui ci si conforma in questo periodo storico. Per realizzare le musiche originali dell’appuntamento in agenda per il 31 luglio 2020, sono stati coinvolti compositori di diversa estrazione.
L'apertura della serata propone la Fanfare della clarté du ciel di Olivier Durendal per tromba e timpani. L’inglese David Graham firma invece una partitura che prevede la disposizione di musicisti sulla terrazza e sulla torre campanaria del Palazzo Comunale di Montepulciano, capolavoro dell’architettura cinquecentesca la cui facciata è attribuita a Michelozzo. Altri componenti strumentali saranno sul palcoscenico posto nella piazza, mentre cinque percussionisti suoneranno dall’esterno della location, fuori dalla visuale del pubblico, fino a un epilogo sorprendente. Graham assimila il suo brano Fortschrittsoptimist (Ottimista di Progresso) a un vaso di Pandora che si apre: “Qualcosa si avvicina, è un virus o è arte? È forse la comunicazione o magari è il nostro destino di prendere ciò che capita e di amplificarne gli effetto su noi stessi.”
Claus Kühnl è invece l’autore tedesco che opta per una collocazione geometrica, immaginando un quintetto d’archi al centro della Piazza Grande, con il pubblico tutto attorno e altri quattro elementi (due sassofonisti e due percussionisti) sistemati agli angoli del quadrilatero. S’intitola "Con suoni e canti" Serenata per nove strumentisti questo brano caratterizzato da un’atmosfera onirica.
Norberto Oldrini delinea l’idea della sua composizione denominata Gravity: “Nel vuoto dello spazio aperto alcuni musicisti gravitano intorno ad altri musicisti. Ciascuno con una cadenza, isolata, che però non può evitare di entrare in un rapporto gravitazionale e musicale con tutti gli altri.”