NELLE SCARPE DI GIUFÀ INAUGURA IL 43° CANTIERE A SARTEANO, GIOVEDÌ 12 LUGLIO ALLE 22.00

[BIGLIETTI ONLINE] Nelle scarpe di Giufà è lo spettacolo che inaugura il 43° Cantiere Internazionale d'Arte per la prima volta a Sarteano, giovedì 12 luglio, ore 22.00, a partire da Piazza XXIV Giugno per poi muoversi verso il Castello. La messinscena itinerante è in programma in nove repliche: 12, 13, 14, 15, 18, 19, 20, 21 e 22 luglio. Laura Fatini, collaboratrice di Guido Ceronetti, è autrice e regista di questo progetto di teatro musicale che unisce le storie popolari del personaggio e le questioni della migrazione. Le musiche di scena, commissionate alla compositrice portoghese Sara Ross, sono eseguite dall’Ensemble Giufà, costituito dall’incontro tra giovani elementi provenienti dal territorio della Valdichiana. In collaborazione con Glyndebourne (Regno Unito), Opera Circus (Regno Unito), A7M (Portogallo). I costumi sono elaborati dai giovani rifugiati che partecipano a CruneLabiniziativa di formazione e lavoro per migranti.
 
GIUFÀ SCAPPA O VIAGGIA?
Note di regia di Laura Fatini
Non saprei rispondere a questa domanda, come a molte di quelle che faccio nei miei testi: continuo a pensare che certe domande vadano fatte proprio perché non hanno un‘unica risposta. Essendo il viaggio interiore, prima ancora che esteriore, lo scappare è secondo me sempre un viaggio, all‘inizio. Scappo perché non accetto quello che ho intorno, e penso che altrove la vita sarà migliore, più accettabile: ma per scappare devo prima dislocarmi nella mia mente, sognare qualcosa di differente, nuovi paesaggi... presagire un cambiamento. Chi non ha capacità di immaginazione non può scappare, non ne capirebbe il motivo. Anche nelle condizioni più misere, penso ai migranti di oggi come agli Italiani di inizio secolo, la migrazione è speranza di una vita migliore. E come sperarlo senza capacità di immaginarla, questa vita? Non dico che lo si faccia a cuor leggero, anzi: lasciare il proprio Paese, la propria società è molto doloroso quando questo ci viene imposto dall‘esterno. Per questo la capacità di immaginarsi altrove e felici è l‘unico sostegno. Anche scappare dalla guerra per salvarsi la vita è immaginazione: secondo alcuni osservatori i bambini siriani nati in mezzo alla guerra non sarebbero capaci di immaginare una vita differente. Scapperebbero dunque? C‘è chi pensa di no. Naturalmente c‘è da considerare quanto questa immaginazione sia legata al ricordo di una vita felice in passato… Lavorando su Giufà, parto dalle sue storie (dall’immaginazione, quindi): piacciono a tutti, sono semplici e divertenti, e sono frutto di secoli di viaggi e confronti tra uomini. E quindi ammonisco chi con tanta leggerezza vorrebbe fermare questo flusso: “Attenti a fermare gli uomini. Si rischia di fermare anche le storie”
“Giufà scappa o viaggia?“ Lo spettacolo evidenzia il doppio carattere di Giufà (vecchiobambino, saggio-sciocchino) e non risolve la doppia motivazione del movimento. Rispondere, forse, sarebbe interrompere il viaggio.



NELLE SCARPE DI GIUFÀ
una storia di viaggi e racconti attraverso i confini

Nuova Accademia degli Arrischianti

Laura Fatini
drammaturgia e regia
Sara Ross Musiche originali

ENSEMBLE GIUFÀ
Nora Messeri, Luca Giani, Vittoria Tramonti
flauto
Filippo Morgantini
sassofono, Martina Da Frassini clarinetto, Tommaso Trabalzini percussioni
Vittoria Bianchini
ideazione costumi

Roberta Rapetti e CRUNE lab creazione costumi

Mattia Liberati e Matteo Marchesano
realizzazione scenografia e attrezzeria
Ella Squirrell
pittrice
Irina Maria Ganescu e Silvia De Bellis
grafica
Ludovico Cosner
assistente alla regia Anna Maria Meloni direzione scene
Antonella Stocchi e Agnese Crociani
trucco Moris Cinali logistica

Giufà Calogero Dimino
Nasreddine Andrea Storelli
Nourredine Francesco Pipparelli
Guha Giordano Tiberi
Khodja Pierangelo Margheriti
Farah Emma Del Grasso
Amina Laura Scovacricchi
Layla Pina Ruiu
Sultano Flavia del Buono
Cortigiani Giovanni Tramonti, Brunella Mosci, Alessandra Mazzetti
Ashti Giulia Peruzzi
Estêre Noemi Lo Bello
Yldyz Giulia Roghi
Viyan Silvia De Bellis
Pescatore Francesco Storelli
Povero Matteo Caruso
Macellaio Giacomo Testa
Maria Giulia Rossi