OS SHORT SERIES V
SARA MAZZAROTTO
violino
STEFANO BRUNO
violoncello
MONTEPULCIANO - Logge di Palazzo Tarugi
VENERDÌ 26 LUGLIO
Ore 17:30
Wolfgang Rihm
(1952)
Duomonolog
per violino e violoncello
Composto nel 1983, il titolo stesso, Duomonolog, combina le parole "duo" e "monologo". Questo suggerisce l'idea di due strumenti che dialogano in modo indipendente, come se ciascuno fosse impegnato in un proprio monologo interiore, creando una complessa rete di interazioni musicali.
"Duomonolog" è una conversazione intensa e riflessiva tra il violino e il violoncello. Ogni strumento ha la sua voce distintiva, ma insieme formano un tessuto sonoro complesso e ricco di sfumature.
I due strumenti spesso si scambiano ruoli, passando da linee melodiche a figure di accompagnamento e viceversa. Questa fluidità nel ruolo e nella funzione crea un dialogo dinamico e in continua evoluzione.
"Duomonolog" esplora temi di solitudine e interconnessione. I monologhi individuali dei due strumenti possono essere visti come riflessioni interne, mentre il loro dialogo rappresenta la ricerca di comprensione reciproca e connessione. Questa dualità può essere interpretata come una metafora delle esperienze umane di isolamento e comunicazione.
Composed in 1983, the title itself, Duomonolog, combines the words "duo" and "monologue". This suggests the idea of two instruments communicating independently, as if each were engaged in their own internal monologue, creating a complex network of musical interactions.
"Duomonolog" is an intense and thoughtful conversation between the violin and the cello. Each instrument has its own distinctive voice, but together they form a complex and nuanced sound fabric.
The two instruments often exchange roles, moving from melodic lines to accompanying figures and vice versa. This fluidity in role and function creates a dynamic and ever-evolving dialogue.
“Duomonolog” explores themes of solitude and interconnection. The individual monologues of the two instruments can be seen as internal reflections, while their dialogue represents the search for mutual understanding and connection. This duality can be interpreted as a metaphor for human experiences of isolation and communication.