SOIRÉE IN SANSSOUCI: IL RE SUONA IL FLAUTO
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Johannes Geffert
clavicembalo
Ulrike Friedrich
flauto
SABATO 27 LUGLIO
Ore 21.30
Per tutti i biglietti acquistati in prevendita, la maggiorazione prevista è di 1,50 euro.
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(1697-1773)
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Largo
Allegro
Minuet
Allegro
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(1721-1783)
Allegro
(1712-1786)
(1717-1762)
Presto
(1714-1788)
Adagio per flauto solo
Allegro di molto
(1709-1763)
Largo
Allegro assai
Dal francese “Sans Souci”, letteralmente “senza preoccupazioni”, il palazzo di Sanssouci venne fatto costruire da Federico II detto il Grande come sua residenza estiva a Potsdam tra il 1745 e il 1747. Grande amante della musica in generale e del flauto in particolare, alla corte del nuovo palazzo il re amava esibirsi come flautista nei concerti serali organizzati per i suoi ospiti. Nasce intorno alla corte un ambiente musicale molto vivo frequentato da alcuni tra i più importanti musicisti e compositori del XVIII secolo.
Johann Joachim Quantz, compositore e flautista tedesco attivo nel XVIII secolo, flautista dalle ottime doti e capacità interpretative, apprezzate anche da Alessandro Scarlatti, incontrato durante un viaggio a Napoli, viaggiò a lungo in Europa e conobbe i più importanti compositori, interpreti e cantanti del suo tempo. Pubblicò le sue prime sonate per flauto nel 1734, ma il suo contributo allo strumento non fu solo compositivo, ma anche tecnico: fu lui ad aggiungere la chiave e a inventare la pompa d'allungamento per il pezzo superiore che permette di mantenere l'intonazione con l'orchestra quando il flauto si scalda e tende a crescere nei suoni. Scrisse anche un saggio didattico sullo studio dello strumento. Alla corte del re di Prussia compose più di 500 brani per flauto tra concerti e pezzi per strumento solo. Ascolteremo stasera la Sonata in re maggiore.
Johann Philipp Kirnberger, violinista, clavicembalista e compositore tedesco vissuto tra il 1721 e il 1783, fu violista dell’orchestra di corte a Potsdam, dal 1758 fu musicista e compositore della principessa Anna Amalia, sorella di Federico II. Grande amante e ammiratore di Johann Sebastian Bach, collaborò con Carl Philipp Emanuel Bach, figlio del grande compositore tedesco, nella pubblicazione dei corali bachiani a quattro voci. Dalla Sonata in Sol maggiore n. 8 ascolteremo l’Adagio e l’Allegro.
Christoph Nichelmann, clavicembalista e compositore, lavorò a Potsdam alla corte di Federico II per dodici anni. Considerato un compositore appartenente alla generazione di transizione tra il barocco e il primo classicismo, fu autore di un trattato sulla melodia Die Melodie, nach ihrem Wesen sowohl, als nach ihren Eigenschaften nel 1755. Il trattato fu ben accolto dal pubblico, ma ricevette aspre critiche da un teorico che si sospetta fosse Carl Philipp Emanuel Bach sotto lo pseudonimo di Caspar Dünkelfeind. Le sue prime composizioni risalgono al 1737. Stasera dalla Sonata in Do maggiore ascolteremo il Presto.
Carl Philipp Emanuel Bach, secondo figlio di Johann Sebastian, fu clavicembalista alla corte di Federico II dal 1740 al 1767. Per il sovrano prussiano scrisse le Sei sonate prussiane nel 1742, insieme ad altre raccolte di pezzi per tastiera. Agli anni alla corte di Sanssouci risale il suo trattato di metodo per tastiera, Versuch über die wuhre Art das Clavier zu spielen. Carl Philipp Emanuel viene considerato uno degli iniziatori della musica strumentale moderna e la sua opera influì sulle generazioni di compositori seguenti, tra cui anche Haydn e Beethoven.
Stasera ascolteremo l’Adagio per flauto solo, tratto dalla Fantasia in la minore Wq 132 e l’Allegro molto dalla Sonata in do maggiore Wq 149.
Christoph Schaffrath, compositore tedesco esponente del tardo barocco, fu clavicembalista nell’orchestra di Federico II e dal 1741 musicista della principessa Amalia, sorella del re. Compositore di musica strumentale, al suo attivo si annoverano oltre un centinaio di opere, tra ouverture, concerti per clavicembalo, per violino, oboe e flauto. Ascolteremo stasera i movimenti Largo e Allegro assai dal Duetto per clavicembalo e flauto in Sol maggiore op. 1 n. 4.
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