NOSTOS/ATMOS
melologo per attore,
clarinetto e quartetto d’archi
di Giovanni Scapecchi
su testo di Francesco Pullia
(prima assoluta, commissione 49º Cantiere)
MARTEDÌ 23 LUGLIO
Ore 19
San Casciano dei Bagni - Santuario al Bagno Grande
INGRESSO € 1
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Per tutti i biglietti acquistati in prevendita, la maggiorazione prevista è di 1,50 euro
Stefano de Majo
voce recitante
Matteo Nocentini
clarinetto
UmbriaEnsemble Quartetto d'Archi
Angelo Cicillini violino primo
Cecilia Rossi violino secondo
Luca Ranieri viola
Maria Cecilia Berioli violoncello
NOSTOS/ATMOS
intende proporsi come un appello accorato ad uscire dalle tenebre che, in modo incalzante, attanagliano il nostro tempo attentando alla stessa esistenza, in tutte le sue declinazioni, nel pianeta. Una via d’uscita dal dolore, dall’odio, dall’intolleranza, dall’incomprensione c’è. Da secoli ci è stata indicata da maestri la cui voce è giunta a noi resistendo alla neghittosa umana sordità. Bisogna solo rinvenire la volontà di fare germogliare semi gettati in noi, lasciare che dai meandri più oscuri possano finalmente svilupparsi radici nella direzione di una crescita ramificata, sorretta dalla luce, che accomuni ogni essere, di qualsiasi ordine (animale, vegetale, minerale), all’altro.
Siamo interconnessi da un legame che non risparmia nessuno, neanche gli assenti. Il nostro viaggio nella provvisorietà, il nostro passaggio in questa vita è segnato, scandito, da incontri e ritorni, in un cammino che ci identifica, giorno dopo giorno, istante dopo istante, con chi, innanzi a noi, incrocia il nostro sguardo, il nostro passo, respira l’aria che immettiamo. Sorge da qui l’invito ad avere il coraggio di osare andare al di là, di oltrepassare gabbie e strettoie interiori, per accedere a un orizzonte d’amore e capitiniana compresenza, prima che sia troppo tardi e deserto, esilio, naufragio prendano il sopravvento. In Nostos/Atmos ci sono la nostra vicenda e la nostra destinazione.
Il melologo nasce dall’ispirata collaborazione tra il compositore Giovanni Scapecchi e il poeta Francesco Pullia.
NOSTOS/ATMOS
intends to present itself as a heartfelt appeal to escape from the darkness that, in a pressing way, grips our time, attacking the very existence, in all its declinations, on the planet. There is a way out of pain, hatred, intolerance and misunderstanding. For centuries it has been indicated to us by masters whose voice has reached us by resisting the lazy human deafness. We just need to find the will to make the seeds thrown into us germinate, to let the darkest means finally develop roots in the direction of branched growth, supported by the light, which unites every being, of any order (animal, vegetable, mineral), to the other.We are interconnected by a bond that spares no one, not even those who are absent. Our journey into the provisional, our passage in this life is marked, punctuated, by encounters and returns, on a path that identifies us, day after day, moment after moment, with those who, in front of us, meet our gaze, the our step, breathe the air we take in. From here arises the invitation to have the courage to dare to go beyond, to go beyond internal cages and bottlenecks, to access a horizon of love and Capitinian co-presence, before it is too late and desert, exile, shipwreck take over. In Nostos/Atmos there is our story and our destination.
The melodrama was born from the inspired collaboration between the composer Giovanni Scapecchi and the poet Francesco Pullia.