SERIE MOZART Amadeus e le virtuose III

 
 


Serena Valluzzi


Alessandra Ammara

 

Orchestra Giovanile Italiana
Michele Gamba 
direttore

Serena Valluzzi
Alessandra Ammara

pianoforte

 

MONTEPULCIANO - Teatro Poliziano
SABATO 20 LUGLIO
Ore 21.30

INGRESSO € 16
ACQUISTA IL BIGLIETTO

Per tutti i biglietti acquistati in prevendita, 
la maggiorazione prevista è di 1,50 euro.

 

Wolfgang Amadeus Mozart    
(1756 - 1791)  

Concerto per pianoforte n. 9 in mi bemolle maggiore "Jeunehomme Konzert", K 271


Allegro
Andantino
Rondò. Presto

cadenza di Cristiano Paolini (prima assoluta, commissione 49º Cantiere)

 

Wolfgang Amadeus Mozart    
 

Concerto per pianoforte n. 24 in do minore, K 491


Allegro
Larghetto
Allegretto

cadenza di Carmelo Bongiovanni (prima assoluta, commissione 49º Cantiere)

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Luca Asioli

luci

Davide Calvarese

maestro alle luci

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

In collaborazione con

 

Scuola di Musica di Fiesole

 

Guido Levi Lighting Lab

 

Accademia Nazionale di Santa Cecilia

 

Concerto per pianoforte n. 9 in mi bemolle maggiore ”Jeunehomme konzert” K 271

Il concerto per pianoforte n. 9 in mi bemolle maggiore K 271 venne composto tra la fine del 1776 e il gennaio 1777, quando Mozart ha appena ventun’anni. 
É stato scritto per una giovane pianista francese di passaggio da Salisburgo, tale Mademoiselle Jeunehomme, di cui conosciamo però solo il cognome e non sappiamo nemmeno se mai eseguì l’opera che oggi porta il suo nome. 
Il concerto nei suoi tre movimenti si basa su un rapporto tra solista e orchestra in perfetto equilibrio, come accade in molte opere di Mozart appartenenti a questo genere. 
Per la prima volta nella produzione concertistica mozartiana il secondo movimento, l’Andantino, si presenta in modo minore, in contrasto con il modo maggiore degli altri due, con un’ampia sezione cantabile e una cadenza realizzata dallo stesso Mozart.
Nel Rondò conclusivo, nel terzo movimento, ad un tema brillante, che in qualche modo anticipa il tema dell’aria di Monosratos ne Il Flauto Magico, viene contrapposto un improvviso Minuetto dal carattere calmo e disteso.
Al pianoforte Serena Valluzzi sarà accompagnata dall’Orchestra Giovanile Italiana, diretta da Michele Gamba. La cadenza del concerto è stata realizzata per il 49° Cantiere da Cristiano Paolini. (Myriam Bizzarri)

Lorem ipsum dolor sit amet
 
Concerto per pianoforte n. 24 in do minore K 491
 
Ultimo di tre concerti composti tra il 1785 e il 1786, il concerto per pianoforte n. 24 in do minore K 491 venne completato il 24 marzo 1786 ed eseguito in pubblico per la prima volta il 3 aprile dello stesso anno. Considerato l’apice della produzione concertistica mozartiana, qui per la prima volta viene impiegata un’orchestra sinfonica dall’organico più ampio.
Secondo dei soli due concerti in modo minore scritti da Mozart, la scelta della tonalità di do minore in qualche modo segna una separazione con il passato «stile galante», di cui Mozart è intriso, e allo stesso tempo uno sguardo verso un futuro caratterizzato da un maggior impegno espressivo. Il carattere generale della composizione è cupo e introspettivo, in netto contrasto con la leggerezza tipica di altri concerti, e il tono minore viene spezzato solo dal secondo movimento, il Larghetto, in mi bemolle maggiore. Il terzo movimento, l’Allegretto, segue la forma del Tema e Variazioni, impiegato da Mozart solo in un altro concerto per pianoforte, il K 453 in sol maggiore.
Il ruolo di solista è affidato ad Alessandra Ammara, accompagnata dall’Orchestra Giovanile Italiana. La cadenza è stata composta per il 49° Cantiere da Carmelo Bongiovanni. (Myriam Bizzarri)
Lorem ipsum dolor sit amet
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Cadenze per I e III Movimento del Concerto n. 24 in do minore, K 491

Le due cadenze del I e III movimento sono concepite in modo tale da avere dei punti di contatto e risultare, in tal modo, un unicum costruttivo. La prima cadenza presenta temi presi dal I movimento che, come in lontananza, si sentono tra le trame di un discorso musicale estraneo a Mozart: si crea, così, una “parentesi” musicale dentro il concerto, un micro-ambiente che vuole far risultare i temi distorti come quando si sente qualcosa mentre si è sott’acqua. 

Nella cadenza del III movimento, rispetto alla precedente, c’è un processo continuo che porta a far riemergere la musica mozartiana dall’ “humus” musicale estraneo, presentato all’inizio da un cluster, fino a palesarsi in modo chiaro con l’enunciazione del I tema del III movimento. La transizione dall’estraneo a Mozart è favorita anche da un ambiente armonico affine: il cluster iniziale, da cui partono anche le sestine alla battuta immediatamente successiva, è formato dalle note che compongono la melodia e l’armonia del I tema del movimento, così da favorire una certa unità con la musica mozartiana. 

Cadenzas for the 1st and 3rd  Movements of the Concerto in C minor n. 24 KV 491

The two cadenzas of the I and III movements are conceived in such a way as to have points of contact and thus result in a constructive oneness. The first cadence presents themes taken from the first movement which, as if in the distance, can be heard among the textures of a musical discourse foreign to Mozart: thus, a musical "parenthesis" is created within the concerto, a micro-environment which aims to make the themes distorted as if you are hearing something while underwater.

In the cadenza of the third movement, compared to the previous one, there is a continuous process that leads to the re-emergence of Mozart's music from the extraneous musical "humus", presented at the beginning by a cluster, until it is clearly revealed with the enunciation of the first theme of the third movement. The transition from the interloper to Mozart is also favored by a similar harmonic environment: the initial cluster, from which the sextuplets also start in the immediately following bar, is formed by the notes that make up the melody and harmony of the first theme of the movement, so as to favour a certain unity with Mozart's music.


 
 

MARIANGELA VACATELLO Direzione Artistica

MARIANGELA VACATELLO Direzione Artistica

Direttrice artistica del Cantiere Internazionale d’Arte per il triennio 2024-2026. Musicista celebrata nel mondo per la sua carriera pianistica e al contempo stimata docente e didatta.

MICHELE GAMBA Direzione Musicale

MICHELE GAMBA Direzione Musicale

Personalità particolarmente rilevante della nuova generazione artistica, ha diretto dal Metropolitan di New York alla Scala di Milano, dal Covent Garden di Londra alla Staatoper di Berlino.