VARIAZIONI ITALIANE
MONTEPULCIANO - Chiesa di Santa Maria delle Grazie
Domenica 23 luglio, ore 12.15
VARIAZIONI ITALIANE
Adriano Falcioni organo
INGRESSO GRATUITO
PROGRAMMA
Johann Kaspar Kerll (1627-1693)
Toccata seconda
Passacaglia
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Concerto in re minore BWV 974 (da A.Marcello)
Allegro
Adagio
Allegro
Heinrich Scheidemann (1596-1663)
Bergamasca
Girolamo Frescobaldi (1583-1643)
Cento partite sopra passacagli
Anonimo olandese (XVII sec.)
Daphne, tre variazioni dal manoscritto di Camphuysen
Louis Claude Daquin (1694-1772)
Noel X
Georg Friedrich Händel
Suite in fa maggiore HWV 427
Adagio
Allegro
Adagio
Allegro
Johann Kaspar Kerll, organista e compositore della Germania del Sud, studiò a Roma con Giacomo Carissimi e Bernardo Pasquini. Nelle sue otto toccate, si avverte l’influenza dello stile italiano ed in particolare della scuola romana capeggiata da Girolamo Frescobaldi. La sua passacaglia in re minore è costituita da quaranta variazioni sul tetracordo discendente già impiegato da Monteverdi nel celebre “Lamento della Ninfa”. Johann Sebastian Bach trascrisse numerosi concerti per strumento solista ed orchestra della scuola italiana dell’epoca a cominciare da quelli di Antonio Vivaldi. Qui è presentato il concerto originariamente scritto per oboe e orchestra da Benedetto Marcello, e sapientemente adattato all’organo da Bach. Numerosi furono gli autori che composero variazioni sulla “Bergamasca”, in origine un canto popolare di Bergamo. Dalla più celebre di Frescobaldi a questa di Scheidemann, autore tedesco della scuola del Nord. Di Girolamo Frescobaldi, organista della cappella Giulia a Roma e caposcuola italiano, le celebri Cento partite su passagagli rappresentano una pietra miliare dell’arte della variazione del XVI sec. Variazione che tornano anche nell’anonimo olandese sul Daphne e sul canto di Natale scritto da Daquin, titolare all’organo di Notre Dame a Parigi. Haendel passò quattro anni in Italia: visse a Venezia, Firenze, Roma e Napoli. Studiò con Caldara, Steffani, Lotti e Pasquini e imparò tanto da Scarlatti e Vivaldi. Uno dei suoi capolavori, l’aria per soprano “Lascia c’hio pianga” e tratta dall’opera “Almira” è su libretto del veneziano Giulio Panceri. Le sue otto Suite per cembalo ben si adattano anche all’esecuzione all’organo, di cui Haendel fu un grande virtuoso.
Johann Kaspar Kerll, an organist and composer from southern Germany, studied in Rome with Giacomo Carissimi and Bernardo Pasquini. In his eight toccatas, we can feel the influence of the Italian style and in particular of the Roman school headed by Girolamo Frescobaldi. His passacaglia in D minor consists of forty variations on the descending tetrachord already employed by Monteverdi in the famous "Lamento della Ninfa." Johann Sebastian Bach transcribed numerous concertos for solo instrument and orchestra from the Italian school of the time beginning with those of Antonio Vivaldi. Presented here is the concerto originally written for oboe and orchestra by Benedetto Marcello, and skillfully adapted to the organ by Bach. There were numerous composers who wrote variations on the "Bergamasca," originally a folk song from Bergamo. From the most famous by Frescobaldi to this one by Scheidemann, a German author of the Northern School. By Girolamo Frescobaldi, organist of the Giulia Chapel in Rome and Italian leader of the school, the famous Cento partite su passagagli represent a milestone in the art of variation in the 16th century. Variations that also return in the anonymous Dutch Daphne and Christmas Carol written by Daquin, titular at the organ of Notre Dame in Paris. Haendel spent four years in Italy: he lived in Venice, Florence, Rome and Naples. He studied with Caldara, Steffani, Lotti and Pasquini and learned much from Scarlatti and Vivaldi. One of his masterpieces, the aria for soprano "Lascia c'hio pianga" and taken from the opera "Almira" is on a libretto by the Venetian Giulio Panceri. His eight Suites for harpsichord are also well suited to performance on the organ, of which Haendel was a great virtuoso.