CONCERTO DI MUSICA DA CAMERA

 

I QUARTETTI

E I QUINTETTI

DELL'ORCHESTRA

GIOVANILE

ITALIANA

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Salone di Palazzo Ricci
MERCOLEDÌ 17 LUGLIO
Ore 21:30

INGRESSO € 10
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Per tutti i biglietti acquistati in prevendita, la maggiorazione prevista è di 1,50 euro.

 
 

Claude Debussy 
(1862 - 1918) 

Petite Suite 
(arrangiamento di Gordon Davies)

En bateau
Cortege
Menuet
Ballet

Federica Floreancig flauto
Niccolò Rossi oboe
Mattia Formento Moletta clarinetto
Diego Aleman Colmenarez fagotto
Josè Antonio Frausto Corona corno

 

Franz Joseph Haydn
(1732 - 1809)


Quartetto in sol maggiore op.76 n.1

Allegro con spirito
Adagio sostenuto
Minuetto. Presto 
Finale. Allegro ma non troppo

Zoe Cestaro violino
Ruben Have violino
Gaia Salime viola
Stefano Grazioli violoncello

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Franz Joseph Haydn

Quartetto in fa maggiore op.77 n.2

Allegro moderato 
Minuetto. Presto e Trio
Andante
Finale. Vivace assai

Hanna Schmidt violino
Alice Di Monte violino
Francesca Zanghellini viola
Niccoló Bini violoncello

 
 
 
 

In collaborazione con 

 

Scuola di Musica di Fiesole

 

Palazzo Ricci – Accademia Europea di Musica e Arte
Montepulciano

 

La Petite Suite di Claude Debussy nasce come composizione da camera per pianoforte a quattro mani, costituita da quattro movimenti e composta tra il 1888 e il 1889.
Per la composizione dei primi due brani, En bateau e Cortege, Debussy si ispirò a due poesie di Paul Verlaine, poeta particolarmente amato dal compositore francese. Gli ultimi due brani vennero conclusi all’inizio di febbraio 1889 e l’opera completa venne pubblicata dall’editore Jacques Durand il 12 febbraio. La prima esecuzione pubblica avvenne il 1 marzo dello stesso anno e vide Debussy stesso tra gli esecutori.
La suite è una composizione ricca di spunti che attingono alla precedente tradizione francese, ma contiene anche alcune anticipazioni della futura musica di Debussy. Ad esempio nel primo brano, En bateau, si sentono già elementi del Claire de Lune, che verrà composto l’anno seguente.
Nel concerto di stasera la Petite Suite verrà eseguita nella versione per quintetto di fiati realizzata da Gordon Davies

Franz Joseph Haydn è considerato dagli studiosi il fondatore del moderno quartetto d’archi. È con Haydn infatti che il quartetto va pian piano perdendo quella dimensione di musica leggera e di intrattenimento per diventare una forma classica per definizione, al pari della sinfonia e della sonata. Il compositore austriaco compie una rivoluzione nella scrittura quartettistica che da lui in avanti non vedrà più il predominio assoluto di uno strumento sugli altri, ma la cooperazione delle parti in un perfetto dialogo tra i quattro strumenti alternando la scrittura monofonica a quella polifonica. 
In questa nuova visione della forma si inserisce anche il Quartetto in sol maggiore,  primo dei sei quartetti dell’op. 76, composti tra il 1797 e il 1798 e dedicati al Conte Josef Erdödy. I quartetti dell’op. 76 rappresentano l’ultimo gruppo completo portato a termine dal compositore. 
Infatti anche i quartetti dell’op. 77, commissionati dal Duca Maximilian Lobkowitz, che è anche il dedicatario dell’opera, dovevano essere sei, ma Haydn ne portò a compimento solo due, uno dei quali è il Quartetto in fa maggiore. Il quartetto colpì particolarmente gli ascoltatori che assistettero alla prima rappresentazione nel settembre del 1799 ad Eisenstadt, nel palazzo del Principe Esterhàzy, ed è considerato ancora oggi uno dei vertici della sua capacità compositiva. Il quartetto segue la forma classica dei quattro movimenti ed è percorso da un generale clima di serenità. (Myriam Bizzarri)

 

La Petite Suite by Claude Debussy was born as a chamber piano composition for four hands, consisting of four movements and composed between 1888 and 1889.
For the composition of the first two pieces, En bateau and Cortege, Debussy was inspired by two poems by Paul Verlaine, a poet particularly loved by the French composer. The last two pieces were completed at the beginning of February 1889 and the complete work was published by Jacques Durand on 12 February. The first public performance took place on March 1 of the same year and saw Debussy himself among the performers.
The suite is a composition full of ideas that draw on the previous French tradition, but also contains some anticipations of Debussy's future music. For example, in the first song, En bateau, we can already hear elements of Claire de Lune, which would be composed the following year.
In tonight's concert the Petite Suite will be performed in the version for wind quintet created by Gordon Davies.

Franz Joseph Haydn is considered by scholars to be the founder of the modern string quartet. In fact, it is with Haydn that the quartet slowly loses that dimension of light music and entertainment to become a classical form by definition, like the symphony and the sonata. The Austrian composer carries out a revolution in quartet writing which from him onwards will no longer see the absolute predominance of one instrument over the others, but the cooperation of the parts in a perfect dialogue between the four instruments alternating  between monophonic and polyphonic writing. 
The Quartet in G major also fits into this new vision of the form, the first of the six quartets of op. 76, composed between 1797 and 1798 and dedicated to Count Josef Erdödy. The quartets of op. 76 represent the last complete group completed by the composer. 
In fact, even the quartets of the op. 77, commissioned by Duke Maximilian Lobkowitz, who is also the dedicatee of the work, were supposed to be six, but Haydn only completed two, one of which is the Quartet in F major. This quartet particularly impressed the listeners who attended the first performance in September 1799 in Eisenstadt, in the palace of Prince Esterhàzy, and is still considered one of the peaks of his compositional ability today. The quartet follows the classical form of the four movements and is characterized by a general climate of serenity. (Myriam Bizzarri)

 

 

 

MARIANGELA VACATELLO Direzione Artistica

MARIANGELA VACATELLO Direzione Artistica

Direttrice artistica del Cantiere Internazionale d’Arte per il triennio 2024-2026. Musicista celebrata nel mondo per la sua carriera pianistica e al contempo stimata docente e didatta.

MICHELE GAMBA Direzione Musicale

MICHELE GAMBA Direzione Musicale

Personalità particolarmente rilevante della nuova generazione artistica, ha diretto dal Metropolitan di New York alla Scala di Milano, dal Covent Garden di Londra alla Staatoper di Berlino.